12° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia: ecco i vincitori

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Il direttore della Mostra, Kazuyo Sejima, aveva già anticipato a luglio che il Leone d’oro alla carriera sarebbe stato assegnato a Rem Koolhaas, mentre il Leone d’oro alla memoria sarebbe toccato al giapponese Kazuo Shinohara..

Ecco i premi della Biennale di Architettura di Venezia (“People meet in Architecture”: la nuova Biennale di Architettura di Venezia) assegnati lo scorso 28 agosto.
Il Leone d’Oro per la Migliore Partecipazione Nazionale va al Regno del Barhain che, presente al Padiglione alle Artiglierie, all’Arsenale con Bahrain Urban Research Team, LAPA e Camille Zakharia, ha presentato i cambiamenti della linea costiera del Paese e rivendicato il mare come spazio pubblico.
Altro Leone d’Oro, questa volta per il Miglior Progetto, è andato al giapponese Junya Ishigami+associates (alle Corderie dell’Arsenale) con “Architecture as air: Study for château la coste” che porta all’estremo i limiti della corporeità, della visibilità, della leggerezza e soprattutto quelli dell’architettura stessa.
Il Leone d’Argento per il partecipante più talentuoso va a OFFICE Kersten Geers David Van Severen (Belgio) + Bas Princen (Olanda) che espongono al Giardino delle Vergini, Arsenale, con “Garden Pavilion (7 Rooms / 21 Perspectives)” dove analisi fotografica ed intervento progettuale convivono senza forzature.



Tre le Menzioni speciali. La prima ad Amateur Architecture Studio (Cina, espone alle Corderie, Arsenale) con il progetto “Decay of a Dome”; altra menzione speciale per lo Studio Mumbai (India, espone alle Corderie, Arsenale) con il lavoro “Work Place” ed infine a Piet Oudolf (Paesi Bassi, espone al Giardino delle Vergini) con “Il Giardino delle Vergini”.
Il direttore della Mostra, Kazuyo Sejima, aveva già anticipato a luglio che il Leone d’oro alla carriera sarebbe stato assegnato a Rem Koolhaas, mentre il Leone d’oro alla memoria sarebbe toccato al giapponese Kazuo Shinohara.
La Giuria che ha assegnato i vari premi era composta dalla spagnola Beatriz Colomina, Presidente della Giuria, dagli italiani Francesco Dal Co e Joseph Grima, dal giapponese Arata Isozaki, dallo svizzero Moritz Küng e dalla vietnamita Trinh T. Minh-ha.