“Sunflowers Seeds” alla Turbine Hall-Tate Modern di Londra

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Per l’artista, questi semi altro non sono che i milioni di suoi connazionali vittime delle carestie provocate da Mao Tse-Tung: apparentemente tutti uguali, come sono appunto gli uomini, ma realizzati a mano e, dunque, ognuno diverso dall’altro..

Alla Turbine Hall della Tate Modern di Londra, un tappeto di semi di girasole. Si tratta dell’ istallazione del momento della galleria britannica d’arte moderna, opera dell’artista cinese Ai Weiwei, che ha utilizzato 150 tonnellate di porcellana per fabbricarli e farli dipingere a mano, uno ad uno, da 1.600 artigiani della città cinese di Jingdezhen. “Sunflowers Seeds”, ovvero semi di girasole, precisamente cento milioni distribuiti su mille metri quadrati di pavimento.
“I semi sono il ricordo del comunismo” ha detto Weiwei. Per l’artista, questi semi altro non sono che i milioni di suoi connazionali vittime delle carestie provocate da Mao Tse-Tung: apparentemente tutti uguali, come sono appunto gli uomini, ma realizzati a mano e, dunque, ognuno diverso dall’altro.



Tra le altre cose, per molto tempo durante gli anni del regime, i semi di questa pianta sono stati fonte di nutrimento per i cinesi affamati delle campagne. Da lontano, questa distesa grigia alla Turbine Hall sembra essere una drammatica distesa di ceneri.
Secondo la propaganda cinese degli anni ’50, Mao era rappresentato come il sole mentre i cinesi erano appunto i girasoli che ne seguivano la direzione e l’esempio.
Fino a qualche giorno fa, gli spettatori potevano camminare sulla distesa di semi e prenderne un mucchietto in mano come spesso si fa in spiaggia ma, d’ora in poi, sarà solo possibile vederli camminando su una passerella, senza più toccarli, poiché è stata considerata potenzialmente tossica la polvere che si alza dai milioni di pezzi di porcellana calpestati.