Vito Acconci al Castello di Rivoli di Torino

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Cuore della mostra, inserita nella rassegna Tutto è Connesso del Museo di Arte Contemporanea di Rivoli, sono una serie di opere in film e video realizzate dall’artista tra il 1969 ed il 1977..

Il Castello di Rivoli di Torino ospita, fino al 26 settembre, “Film=Landscape, Video=Close-Up”, una mostra estremamente affascinante e coinvolgente che porta la firma di un grande performer e video-artista, il newyorkese Vito Acconci.
Cuore della mostra, inserita nella rassegna Tutto è Connesso del Museo di Arte Contemporanea di Rivoli, sono una serie di opere in film e video realizzate dall’artista tra il 1969 ed il 1977.

Acconci ha si è sempre dedicato alla sperimentazione dei linguaggi espressivi ed artistici. All’inizio della sua carriera, nelle sue performance, utilizzava il proprio corpo in modo forte e violento, spesso disturbante per chi osservava, per entrare in contatto con il proprio pubblico in modo sempre più intenso e viscerale.
Artista e spettatore si trovano immersi in uno spazio e a questo, ognuno di essi, reagisce. Acconci lavora con il proprio corpo trasformandolo, portandolo ai limiti delle possibilità fisiche.



Dagli anni ’80 in poi, il pensiero dell’artista subisce una maturazione importante che lo porta a concentrarsi sull’ambiente circostante: Acconci trasforma la città con costruzioni di public-art, archi-sculture minimaliste sempre attraversate da forze cinetiche.
Guardando le pareti della sala del Castello di Rivoli, si osservano il corpo e il volto del performer proiettati in modi e forme ogni volta differenti.
Dai monitor disseminati nelle sale, Acconci ora utilizza la propria voce per cantare, ora è sdraiato su un letto a mimare un rapporto sessuale fatto di suoni, ora è davanti ad uno specchio, mentre cerca di afferrare con le mani i suoi capelli riflessi. Poi chiude le mani a pugno, colpisce lo specchio, finché non va in frantumi insieme al proprio corpo in esso riflesso.