La casa del Terzo Millennio a Prato

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120 designer hanno partecipato fornendo modelli abitativi per il futuro, rispettosi dell’uomo e dell’ambiente..

La casa del Terzo Millennio

Lo scorso dicembre, presso l’Urban Center dello storico Palazzo Pacchiani, a Prato, si è svolta la terza edizione della mostra-concorso “La casa del Terzo Millennio”.

120 designer hanno partecipato fornendo modelli abitativi per il futuro, rispettosi dell’uomo e dell’ambiente. A vincere, sette progetti suddivisi in cinque stanze tematiche, tutti caratterizzati dalla definizione di un design di tipo etico: risparmio, riciclo e riuso, questi i temi fondamentali.


Il progetto della seduta Fima, di Filippo Mambretti, ad esempio, punta sull’eliminazione degli sprechi durante la fase produttiva. Di.Segno con la lampada Re-Light, riconverte materiali di altro tipo (il corpo di questo faretto è composto da una rocca di plastica, oggetto usato per lo stoccaggio dei filati). Fabbricanove, infine, con il disegno Luna00999, propone il riutilizzo degli oggetti in chiave più funzionale, si pensa ad una sorta di sistema cellulare per moduli abitativi di emergenza, consentendo varie possibilità di aggregazione come quella del muro poligonale da cui derivano infiniti scenari domestici.


Imprenditori, architetti, artigiani, paesaggisti, tecnici, designer, tutti uniti dalla ricerca di nuove soluzioni abitative che aiutino a migliorare la qualità della vita.
Si riconosce non solo la sensibilità ambientale ma anche l’importanza crescente della cooperazione tra i creativi, le imprese artigianali, e le aziende.

Uno spazio a parte, nella corte dell’Urban Center, ovvero un padiglione multisensoriale tappezzato di giardini verticali, è stato dedicato alla ricerca in edilizia, il Bio-box, realizzato con materiali e tessuti ecosostenibili, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura.