Progetto copertura fotografica Reflex-Ingv

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Secondo quanto riportato in un comunicato ufficiale, l’invito per il progetto è rivolto alle popolazioni che, coinvolte negli eventi sismici citati, scatteranno oppure hanno scattato immagini dei luoghi colpiti dal terremoto.

Mettere la fotografia al servizio della ricerca e della ricostruzione. E’ con questo obiettivo che il mensile di fotografia Reflex.it e l’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, hanno congiuntamente avviato un importante progetto di copertura fotografica legata agli eventi sismici che nello scorso mese di maggio del 2012 hanno riguardato in particolar modo la Regione Emilia-Romagna.

In particolare, secondo quanto riportato in un comunicato ufficiale, l’invito per il progetto è rivolto alle popolazioni che, coinvolte negli eventi sismici citati, scatteranno oppure hanno scattato immagini dei luoghi colpiti dal terremoto.



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Le opere acquisite serviranno nello specifico caso per fini non solo di monitoraggio e di ricerca, ma anche per elaborare dei ben specifici progetti per la ricostruzione delle aree.

FOTOCAMERA DIGITALE TASCABILE CON DISPLAY TATTILE

Quello avviato è quindi non un progetto legato a servizi fotografici in qualche modo legati ad attività turistiche, ma ad un vero e proprio servizio pubblico attraverso il quale i cittadini coinvolti dal sisma possono scattare foto con lo smartphone o con una fotocamera rendendo al riguardo la loro piccola missione un’opportunità davvero grande per il monitoraggio, per la ricerca nell’ambito dei fenomeni sismici e vulcanici di cui si occupa l’Ingv, e per la ricostruzione.