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Takashi Murakami alla Reggia di Versailles fino al 12 dicembre

L’arte contemporanea entra a corte. Precisamente, nel Castello di Versailles di Re Sole. L’artista accolto tra le sale del famosissimo Château è il giapponese Takashi Murakami, celebre e super quotato prosecutore della pop art americana (come semplice curiosità, consigliamo di leggere “Effetto Pop Art in Photoshop”).
A volere fortemente le sue opere fantasmagoriche – fiori, lampadari, funghi e manga colorati – sono stati il direttore della Reggia, Jean Jacques Aillagon, che in passato aveva reso possibile anche una personale di Jeff Koons, ed il curatore Laurent Le Bon.
Nella sala dell’incoronazione di Napoleone compare un autoritratto di Murakami incoronato: “Gli abiti nuovi dell’imperatore”. Il pavimento del salone delle guardie è stato tappezzato da una moquette di fiori e gli arredi originali sostituiti.



L’idea paventata da alcuni, che le ragioni di una mostra del genere a Versailles, in stridente contrasto con il luogo austero e raffinato, siano più legate a questioni di vendita di biglietti proprio per lo scandalo provocato, sembra trovare più pareri concordi.
E’ però anche vero che, se da un lato Versailles non necessita di una promozione per farsi conoscere, dall’altro c’è il desiderio di attirare anche coloro che non sono proprio appassionati di storia o architettura ma più attratti dall’arte contemporanea.
La mostra di Takashi Murakami – ispiratore delle Mystic Lolitas di Mijn Schatje – terminerà il 12 dicembre.