Orozco è un artista internazionale davvero unico. La sua unicità esplode nella diversità delle opere da lui prodotte (sculture, fotografie, disegni, dipinti), dai materiali di volta in volta impiegati e dalle insolite unioni di elementi tra loro spesso differenti. Ma la vera caratteristica di questo artista messicano è proprio quella di non avere una caratteristica. Non possiamo definire il suo stile, le sue opere. Ogni pezzo è a sé, ogni opera è un impulso scaturito da un’idea, da un libro, da un luogo. Ciò che avverte lo spettatore guardando i suoi lavori è una sensazione di disorientamento, un turbamento percettivo.
Gabriel Orozco: tra manipolazione e disorientamento
Orozco è un artista internazionale davvero unico. La sua unicità esplode nella diversità delle opere da lui prodotte (sculture, fotografie, disegni, dipinti), dai materiali di volta in volta impiegati e dalle insolite unioni di elementi tra loro spesso differenti. Ma la vera caratteristica di questo artista messicano è proprio quella di non avere una caratteristica. Non possiamo definire il suo stile, le sue opere. Ogni pezzo è a sé, ogni opera è un impulso scaturito da un’idea, da un libro, da un luogo. Ciò che avverte lo spettatore guardando i suoi lavori è una sensazione di disorientamento, un turbamento percettivo.