Trasformare in nuove risorse ciò che in passato era rifiuto e basta, dall’alluminio alla carta e passando per la plastica, il legno, l’acciaio ed il vetro. Ebbene, da questo punto di vista il nostro Paese ha fatto dei grossi passi in avanti.
A metterlo in evidenza nei giorni scorsi è stato il Portale Ecomondo.com nel sottolineare come oramai una quota pari a quasi il 75% degli imballaggi immessi nel consumo venga recuperato prima e riciclato poi. A valere sui dati del 2010, trattasi nello specifico di ben 8,5 milioni di tonnellate di imballaggi recuperati su un totale di 11,4 milioni di tonnellate immesse a consumo; con la conseguenza che il ricorso alla discarica si registra solamente nel 25% dei casi.
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Per singola voce, l’acciaio lo scorso anno è stato riciclato per una percentuale pari al 71,1%; si sale al 72,4% per l’alluminio, e addirittura al 78,8% per la carta e per il cartone. Più basse sono invece le percentuali di riciclo del legno con una percentuale che nel 2010 si è attestata a quasi il 60% con un rialzo di oltre due punti percentuali, comunque, rispetto all’anno precedente.
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C’è ancora un ampio margine da colmare invece per la plastica, dove a fronte di una quota del 70,2% avviata al recupero nel 2010, solo il 36% circa è stata portata a recupero energetico per un totale di oltre 740 mila tonnellate. Bene il vetro con il 68,3% di quota di riciclo a fronte, nel complesso, di risultati positivi anno su anno ottenuti anche grazie alle iniziative ed alle campagne di sensibilizzazione al recupero ed al riciclo portate avanti dagli appositi Consorzi.