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Sisley Art Project: moda e cultura pop insieme

(c)Nate Lowman

Sono ormai sempre più frequenti le collaborazioni tra il mondo della moda e quello dell’arte, soprattutto quello dell’arte contemporanea. Una delle ultime risulta essere quella tra il famoso marchio d’abbigliamento Sisley e 17 artisti pop contemporanei.
Sisley Art Project – questo il nome del progetto – è stato curato da Glenn O’ Brian, che lo ha presentato in anteprima a Milano, in occasione della Settimana della Moda. La celebre griffe del Gruppo Benetton ha commissionato ai 17 creativi – nomi noti della scena punk come ad esempio Stefano Castronovo, Duncan Hannah, Robert Hawkins, e della graffiti art come Lee Quinones, Ouattara Watts e Frederick Brathwaite – una serie di giubbotti da motociclista chiedendo loro di reinterpretarli ispirandosi ad Andy Warhol.
Ma perché l’oggetto in questione è proprio il giubbotto da motociclista? Perché ovviamente rappresenta la cultura pop, lo stesso Warhol ne collezionava alcuni in pelle. Su uno di questi c’era il suo ritratto e quello di Jean-Michel Basquiat.

Abiti-fumetto nel nuovo Fantasy Lookbook Prada

L’autunno/inverno per Prada è fatto non solo di moda ma anche di arte grafica. Insomma, per il nuovo catalogo, non le solite fotografie di abiti e modelle.
La famosa casa di abbigliamento si è affidata a Phil Meech e ad OMA/AMO per il nuovo lookbook relativo, appunto, alla collezione autunno/inverno 2010-2011.
Il primo, Phil Meech, è autore delle foto; la seconda, OMA/AMO, è la società che si è occupata delle bellissime illustrazioni e di tutta la parte grafica. OMA/AMO è leader a livello internazionale per quanto riguarda l’ arte, il design, l’architettura contemporanea, l’urbanistica e l’analisi culturale.

Festa dell’Architettura 2010 a Roma

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Dopo la Festa del Cinema di Roma perché no, è arrivato il momento di una Festa dell’Architettura di Roma. Questo è il primo anno per il Festival che prende il nome di Index Urbis, con più di 70 eventi che si sono conclusi la scorsa settimana.
Parallelamente a questo grande avvenimento si è svolta la rassegna “Sensational Architecture”, inaugurata nella capitale presso l’Auditorium Parco della Musica il 16 giugno (fino al 1° luglio), che indaga lo spazio che l’uomo abita e le città di tutto il mondo in chiave fantastica e artificiosa attraverso foto, video e installazioni.

Tra gli artisti che esibiscono i propri surreali lavori sulle metropoli internazionali, Mark Lewis, Spencer Tunick, Andrea Garuti e Isidro Ramirez.

L’Hangar Bicocca ospita la gru di Christian Boltanski

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Dopo il grande privilegio d’aver realizzato la sua monumentale installazione su una superficie di 13.500 metri quadrati nella Navata del Gran Palais di Parigi (in occasione del progetto Monumenta 2010), Christian Boltanski riporta la stessa creazione dal titolo “Personnes” all’Hangar Bicocca di Milano.

L’artista francese di origini ebree, a cui viene riconosciuta la straordinaria capacità di raccontare le ombre del passato, i ricordi e il tormento del tempo che non c’è più e la tragedia dello sterminio ebreo con candore e poesia, sarà negli spazi dell’Hangar – che ha riaperto dopo un lungo intervento di ristrutturazione con l’installazione “I Setti Palazzi Celesti” di Anselm Kiefer, l’imponente scultura di Fausto Melotti e i video di Carlos Casas – dal 24 giugno al 19 settembre.

“Message in a bottle” allo Spazio FMG di Milano

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Una mostra, “Message in a bottle”, in corso fino al prossimo 8 maggio allo Spazio Fmg per l’Architettura a Milano.

Messaggi in bottiglia per il prossimo futuro ad opera di tre donne, tre architetti icone del design: Cini Boeri, Benedetta Tagliabue e Anna Barbara presenti alla galleria milanese con progetti sostenibili socialmente, culturalmente e architettonicamente.

Alla prima appartiene l’idea inedita dedicata a piccole abitazioni modulari, agevolmente trasportabili e assemblabili, pensate per semplificare la vita a giovani coppie, comunità calamitate, extracomunitari. Sempre a Cini Boeri appartiene il famoso Serpentone, l’economico divano da vendere al metro, concepito sia per incontri collettivi che privati.

L’estetica del Gusto alla Triennale di Milano

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“L’estetica del gusto”, un ossimoro che racchiude in due parole due sfere sensitive opposte ma mai così vicine e in sintonia come nell’arte del mangiar e del Sol Levante.

L’estetica del Gusto è il titolo della mostra che ha ospitato dal 23 aprile al 2 maggio presso la Triennale di Milano l’essenza dell’arte della cucina giapponese.

La ricerca estetica giapponese prende spunto da alcune regole che stanno alla base dell’ikebana (arte antica della disposizione dei fiori recisi, per cui tutti gli elementi devono essere di natura organica e secondo un sistema di figure geometriche perfette) e prima ancora dell’insegnamento zen che fonda il proprio insegnamento sull’attualizzazione della “propria natura illuminata”.