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“BikeseXual. Le bici dipinte di Rotafixa”

Da venerdì 12 novembre al 27 novembre, a Milano, nei locali dell’Erberia di via Maddalena, protagonista sarà, ancora una volta, il mezzo di trasporto più antico, semplice e affascinante mai inventato, la bicicletta.
BikeseXual – le bici dipinte di Rotafixa è il titolo della mostra personale di Rotafixa appunto, nome d’arte dell’artista Paolo Bellino, che ha reinventato la bicicletta, facendo tornare di moda quelle a ruota fissa (da qui il nome d’arte). Sul suo sito possiamo leggere quello che è il suo manifesto “La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti”.
Rotafixa, che a Roma ha aperto due ciclofficine, avendo imparato da un famoso artigiano trentino a costruire personalmente telai e bici da pista per uso urbano, è fortemente contrario all’uso delle autovetture, all’inquinamento, alle dure leggi del mercato. Per queste ragioni e per molte altre ancora, vive in maniera assolutamente eco-sostenibile, ha un orto in terrazza nella sua casa romana, non guarda più la televisione dal 1999 e impasta da sè il suo pane.

“reGenaration2 – Tomorrow’s Photographers Today”

(c) Liu Xiao Fang

Dal Musée de l’Elysée di Losanna, in Svizzera, alla Galleria Sozzani di Milano.
Lo spazio espositivo di Corso Como10, sabato 6 novembre, aprirà le porte a “reGeneration2 – Tomorrow’s Photographers Today”, una collettiva di 80 fotografi emergenti (provenienti da 30 paesi di tutto il mondo, selezionati dal Museo per la Fotografia-Musée de l’Elysée presso le più importanti scuole d’arte e di fotografia) che si preparano ad essere gli autori delle più belle opere della fotografia futura.

“reGeneration” è un progetto nato nel 2004 che ha avuto un enorme successo in moltissime città d’Europa, Nord America e Asia. Quello su cui si vuole riflettere è il punto di vista, lo sguardo dei giovani fotografi, come essi guardano al futuro e si rivolgono al mondo, rivoluzionandolo o magari restaurandolo facendo tesoro della lezione dei grandi maestri del passato. Viene dato spazio ad ogni tipo di tecnica, di scelte stilistica e di genere per arrivare a capire in che modo sia possibile lavorare oggi, per il domani, con la fotografia.

“Immagini Inquietanti” alla Triennale di Milano

Living With The Enemy, Donna Ferrato

“Immagini inquietanti”. E’ il titolo della mostra fotografica che da oggi fino al 9 gennaio 2011 sarà possibile visitare presso la Triennale di Milano (che in questi giorni sta ospitando anche il design di Marco Ferreri al Triennale Design Museum).
E’ facilmente comprensibile il contenuto della mostra in questione, a volte infatti non serve ricercare altisonanti titoli di particolare effetto. Basta quell’aggettivo, “inquietante”, per farci venire un brivido lungo la schiena. Melissa Harris e Germano Celant sono i curatori di quest’esposizione che raccoglie i lavori di fotografi celebri ma anche emergenti provenienti da ogni parte del mondo, in un arco temporale che va dal 1970 ad oggi.

FRANKO B. : l’artista che esibisce se stesso. Al PAC di Milano

“Totale apertura, vulnerabilità e, allo stesso tempo, incondizionato amore dato al pubblico”. Così la madre di tutti i performers Marina Abramović parlava qualche anno di Franko B, artista tra i più radicali, coraggiosi e d’avanguardia che, dal 9 ottobre al 28 novembre, sarà presente al PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano in concomitanza con la 6° Giornata del Contemporaneo. E’ la prima volta che le sue opere raggiungono uno spazio pubblico italiano e questo accadrà proprio per accogliere “I STILL LOVE”, la sua mostra personale fatta di installazioni, visioni, tensioni, emozioni ma soprattutto di corpo. (Altro grande performer e video-artista che utilizza il proprio corpo è il newyorkese Vito Acconci. Vito Acconci al Castello di Rivoli di Torino).
E’ infatti proprio questo lo strumento attraverso il quale Franko B comunica il tormento dell’esistenza. Artista e opera sono un tutt’uno, non esistono distinzioni tra soggetto e oggetto, tra arte e vita.
All’inizio degli anni ’90 conquista il pubblico londinese della Tate Modern, dell’ICA e della South London Gallery diventando protagonista indiscusso e artista di fama internazionale, assolutamente senza eguali.

Maurizio Cattelan a Milano con sole 4 opere. Fino al 24 ottobre

Si chiama L.O.V.E. e troneggia, con un’altezza di 11 metri e le sue 6 tonnellate di marmo di Carrara, in Piazza Affari a Milano. Una di quelle opere, come si suol dire, di sostanza e di…forma. Ed è proprio la forma ad aver scatenato indignazioni, imbarazzi e stupore tra quanti già al solo sentir parlare di Maurizio Cattelan gridano allo scandalo e al cattivo gusto.
L.O.V.E. è una mano mozzata (le dita pare siano state spezzate come atto vandalico a Carrara, sembra invece più plausibile abbia voluto evocare il gesto del saluto hitleriano sbeffeggiandolo) il cui unico dito rimasto in piedi è quello medio. Ad aver creato scompiglio è stata proprio la collocazione dell’opera in Piazza Affari, cuore della finanza milanese.
Le polemiche dunque hanno preceduto l’arrivo di Cattelan a Milano. Un lungo braccio di ferro e liti sulle opere da esporre nonché sui luoghi in cui esporre e la durata delle esposizioni.
Il dito medio resterà in Piazza Affari fino al 3 ottobre, mentre sarà possibile ammirare la mostra di Cattelan a Palazzo Reale – ricordiamo anche, nella stessa sede, “Il Sogno si avvicina”. Salvator Dalì a Milano dal 22 settembre – , con solo 3 opere (questo è quanto è stato concesso), quelle contro le ideologie, fino al 24 ottobre.

“Il Sogno si avvicina”. Salvator Dalì a Milano dal 22 settembre

“Ritratto di Mae West che può essere usato come appartamento”

Milano vivrà il ritorno di un grande artista. Dal 22 settembre 2010 al 30 gennaio 2011, Palazzo Reale si fregerà di una delle mostre visionarie più belle, quella del maestro del surrealismo Salvator Dalì.
“Il sogno si avvicina”, questo il titolo eloquente dell’esposizione – organizzata con la collaborazione della Fondazione Gala-Salvador Dalí di Figueras e i prestiti dal Reina Sofia di Madrid e altre istituzioni museali – che esplora il rapporto del grande genio creativo spagnolo con il paesaggio, la realtà, il mondo onirico, il desiderio e che conta 50 opere dell’artista.
Il ritorno nella città meneghina si compie dopo ben 56 anni, esattamente dopo la sua ultima personale che si tenne a Milano, sempre a Palazzo Reale, nella Sala delle Cariatidi, nel 1954 quando era nel pieno della sua produzione artistica e si era fatto conoscere in tutto il mondo non solo per il suo stile personale e le sue teorie surrealiste, ma anche per il suo stravagante modo di vestire e la sua personalità eccentrica.

Francesca Woodman a Palazzo della Ragione dal 16 luglio 2010

woodman

Immagini lasciate imperfette, dense di fitte emozionali, agitate, inquiete, sempre in bianco e nero.
Palazzo Reale, a Milano, dedica una retrospettiva (dal 16 luglio fino al 24 ottobre 2010) ad uno dei grandi nomi della fotografia: Francesca Woodman, sorprendente artista statunitense che a soli 22 anni scelse di togliersi la vita gettandosi dalla finestra del suo studio a New York, depressa per via del lavoro e per la fine di una storia d’amore.

Al centro dell’esposizione, 116 fotografie tra cui 15 immagini concesse in esclusiva a Milano e 5 video che ripercorrono la sua breve ma intensa e tormentata carriera.

Albero di Luce (AlberodiLuce) a Milano

La definizione in queste ore degli ultimi dettagli e finalmente domani, a Milano, si inaugurerà AlberodiLuce, grandiosa installazione cinetica dell’artista Antonio Barrese.

Un grande sostegno centrale di 33 metri ed una struttura rotante che darà vita agli intrecci luminosi dell’opera, nello spazio antistante il Castello Sforzesco: 20mila LED e otto bracci girevoli che ruotano alla velocità di 50 giri al minuto.