Link nelle directory a pagamento

di Redazione Commenta

Sono ormai qualche mese che dalle direttive Google non compaiono i link verso DMOZ e Yahoo Directory e questa operazione..

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I link nelle directory a pagamento sono un argomento molto attuale poichè nonostante Google, tramite il suo consulente di fiducia Matt Cuts, abbia affermato di essere alle prese con un’operazione senza precedenti che porterà a limitare notevolmente l’importanza dei link provenienti dalle directory, esistono ancora una miriade di directory nel mondo che ancora beneficiano degli introiti provenienti dalla vendita di link.

Sono ormai qualche mese che dalle direttive di Google non compaiono i link verso DMOZ e Yahoo Directory e questa operazione potrebbe indicare che i link provenienti dalle directory stiano perdendo importanza.


Questo è sempre più evidente anche nei risultati di ricerca: fino a qualche mese fa era frequente vedere in serp risultati provenienti dalle directory mentre ultimamente questo fenomeno è sempre meno frequente. In passato il lavoro di un seo era quello di trasferire il sito su un web hosting veloce, recuperare link a valanga dalle directory e ottimizzare i contenuti.


Ora il lavoro è più incentrato nei contenuti, nel tempo di permanenza dell’utente sul sito oltre che fare in modo che si ottengano link spontanei da siti a tema. Con questo non sto dicendo che le directory stanno morendo, Matt Cuts ha semplicemente affermato che le directory devono essere delle risorse e quando un sito paga per entrarci questo fa perdere autorevolezza.

Il contribbuto umano è fondamentale e il gestore della directory non deve mai dimenticare di andare a ricercare siti autorevoli che meritano l’inclusione nella propria directory. Solo così si può tenere alta la qualità del web. E’ chiaro che questo discorso vale per i siti internet, ma non per i software in vendita che per ovvie ragioni devono beneficiare dell’acquisto di link.