Riprendiamo con questa guida la serie di post dedicati all’uso di Google URL Shortener, il servizio di Google che permette di accorciare l’URL di una risorsa internet. Nelle guide precedenti abbiamo visto come usare al volo Google URL Shortener e quali vantaggi sono previsti utilizzando il servizio come utenti registrati.
Le statistiche di Google URL Shortener
Il vantaggio forse più importante offerto da Google URL Shortener in abbinamento ad un account Google è l’accesso ad un basilare sistema di statistiche che permette di valutare molti aspetti quantitativi e qualitativi sull’uso dell’URL accorciata. Effettuato l’accesso al servizio troveremo, come abbiamo già visto, l’elenco delle URL accorciate tramite Google URL Shortener. Nella tabella riassuntiva la colonna “CLICKS” mostra al volo quante volte l’indirizzo breve è stato cliccato. Attraverso i link della sezione “Clicks for the past” è possibile restringere l’intervallo temporale delle statistiche (two hours | day | week | month | all time)
E’ però cliccando sul link “Details” di ogni short URL che si accede a dati statistici molto più dettagliati.
Analizzare i dati di Google URL Shortener
La pagina delle statistiche di ogni indirizzo accorciato tramite Google URL Shortener è articolata in varie sezioni:
- Superiormente è mostrato il conteggio dei click e la relativa distribuzione nel tempo.
- La sezione Referrers mostra da quali siti sono partiti i click sull’URL breve. Si tratta di una informazione interessante per valutare ad esempio l’efficacia dei collegamenti inseriti su siti e social network.
- Le sezioni Browsers e Platforms mostrano la distribuzione dei click tra i vari browser e sistemi operativi. Fornisce informazioni utili a capire quali piattaforme utilizzano gli utenti che arrivano sulla pagina.
- Countries infine mostra su una mappa geografica interattiva i paesi di origine degli utenti che hanno cliccato sull’URL breve.