Eventi
Düsseldorf, interpack 2011
Tutto è in fase di preparazione per interpack 2011, la famosa fiera del packaging, che si terrà a Düsseldorf, in Germania.
la manifestazione avrà luogo dal 12 al 18 maggio 2011 qui si potrà trovare un offerta vastissima di macchine per l’imballaggio e materiali innovativi.
Qui verrrano presentate per la prima volta in esclusiva novità (macchine per l’imballaggio, prodotti per l’imballaggio, macchine per l’industria dolciaria e Servizi per l’industria d’imballaggio) provenienti dal panorama internazionale e soluzioni efficienti per il settore, infatti, parteciperanno 2.746 espositori di 60 paesi.
Special Week#october, seminari allo IED di Firenze
IED Firenze presenta “Special Week#october”, dei seminari aperti al pubblico che rientrano nel programma accademico del corso One Year in Fashion Marketing and Communication.
Questo evento ha lo scopo di dare spazio a professionisti del settore moda, che porteranno la loro esperienza al fine di proporre soluzioni sia teoriche che pratiche a tutti coloro che parteciperanno. Verranno inoltre analizzati, con un taglio di Marketing e Comunicazione, i possibili scenari futuri per l’industria del design.
I Mille Volti di McDonald’s by Oliviero Toscani
Si tratta di una mostra collettiva itinerante che ha già toccato quattro città italiane (Rozzano, Pisa, Udine e Perugia) e che fino al 21 novembre resterà presso il McDonald’s di Piazza Duomo 17 a Milano (l’evento è stato inaugurato mercoledì scorso con tanto di allestimento di set fotografico nel locale).
Le foto della mostra sono destinate ad aumentare dal momento che, per ogni tappa, ci saranno sempre nuove immagini da realizzare. Sarà inoltre possibile andare sul sito www.imillevoltidimcdonalds.it o su Facebook (I Mille Volti di McDonald’s) per trovare tutte le foto dell’iniziativa e votare le più belle e/o interessanti.
“Milano Design Weekend”. Fino al 17 ottobre
L’evento ha preso il via il 14 ottobre e fino a domenica 17 sarà un susseguirsi di appuntamenti d’arte, di design, di architettura per tutta la città con anche programmi speciali in oltre 150 showroom monomarca e multimarca, gallerie e department store sull’argomento l’Arte di Vivere.
Oltre a promuovere e stimolare l’interesse e la creatività sui temi dell’arredamento, dell’architettura e dell’arte, il Milano Design Weekend intende sostenere le aziende del settore e appagare anche il bisogno di contemporaneità e di innovazione della gente.
“Private Flat # 6 – Brucia Babilonia”. Tre giorni di arte contemporanea a Firenze
Succede a Firenze, in vari luoghi della città (una quindicina circa in tutto). Il nome del festival che durerà tre giorni (dall’8 al 10 ottobre) è “Private Flat # 6 – Brucia Babilonia”. Un titolo che ha origine dall’intento, manifesto, da parte di alcuni curatori, galleristi, semplici cittadini o artisti stessi, di ospitare nelle proprie abitazioni mostre, opere, performance di arte contemporanea. Babilonia rimanda sicuramente ad un insieme di differenze e di contraddizioni in cui oggi viviamo.
Oltre 70 gli artisti coinvolti in questa sesta edizione nata nel 2006 dall’idea di alcuni studenti universitari. Da allora è andata sempre più crescendo, sia in termini di notorietà che di numero di sedi disposte ad accogliere i lavori, di partecipazione, di coinvolgimento e di interesse collettivo. Pluralità di spazi, pluralità di idee, di proposte, di ideali.
Quest’anno si è reso addirittura necessario selezionare i progetti, vista la mole di proposte arrivate.
L’eccellenza di Copenhagen e degli studi danesi di architettura
Non è altro che quello che, non solo la capitale, ma tutta la Danimarca ha fatto negli ultimi vent’anni. Architetti danesi, progettisti danesi, studi di architettura danesi, hanno sempre lavorato in maniera eccellente in base a criteri di eco-sostenibilità e di ricerca tecnologica. Tra questi è doveroso ricordare gli studi danesi Henning Larsen Architects (Copenaghen), 3XN (Arhus), BIG (Copenaghen). Per conoscere alcuni progetti realizzati da studi danesi fuori dalla Danimarca, leggere anche “Nuova Chiesa di Knarvik secondo lo studio RRA”, “Nuovo acquario di Batumi, in Georgia”, “Nuovo Complesso Polifunzionale per l’Universitetsholmen”.
Quello citato in alto, “Q&A: Urban Questions _ Copenhagen Answers”, è il titolo della mostra presentata quest’anno a “People meet in Architecture”: la nuova Biennale di Architettura di Venezia.
Maurizio Cattelan a Milano con sole 4 opere. Fino al 24 ottobre
L.O.V.E. è una mano mozzata (le dita pare siano state spezzate come atto vandalico a Carrara, sembra invece più plausibile abbia voluto evocare il gesto del saluto hitleriano sbeffeggiandolo) il cui unico dito rimasto in piedi è quello medio. Ad aver creato scompiglio è stata proprio la collocazione dell’opera in Piazza Affari, cuore della finanza milanese.
Le polemiche dunque hanno preceduto l’arrivo di Cattelan a Milano. Un lungo braccio di ferro e liti sulle opere da esporre nonché sui luoghi in cui esporre e la durata delle esposizioni.
Il dito medio resterà in Piazza Affari fino al 3 ottobre, mentre sarà possibile ammirare la mostra di Cattelan a Palazzo Reale – ricordiamo anche, nella stessa sede, “Il Sogno si avvicina”. Salvator Dalì a Milano dal 22 settembre – , con solo 3 opere (questo è quanto è stato concesso), quelle contro le ideologie, fino al 24 ottobre.
Sisley Art Project: moda e cultura pop insieme
Sisley Art Project – questo il nome del progetto – è stato curato da Glenn O’ Brian, che lo ha presentato in anteprima a Milano, in occasione della Settimana della Moda. La celebre griffe del Gruppo Benetton ha commissionato ai 17 creativi – nomi noti della scena punk come ad esempio Stefano Castronovo, Duncan Hannah, Robert Hawkins, e della graffiti art come Lee Quinones, Ouattara Watts e Frederick Brathwaite – una serie di giubbotti da motociclista chiedendo loro di reinterpretarli ispirandosi ad Andy Warhol.
Ma perché l’oggetto in questione è proprio il giubbotto da motociclista? Perché ovviamente rappresenta la cultura pop, lo stesso Warhol ne collezionava alcuni in pelle. Su uno di questi c’era il suo ritratto e quello di Jean-Michel Basquiat.








